Il 30% degli Utenti Instagram sono Inattivi o Spam?

Instagram è uno dei più importanti social network di condivisione e da quando facebook l’ha acquistata nel 2012 sono state introdotte varie novità, nonché anche una lotta agguerrita allo spam.

Da quando però è stata introdotta la pubblicità, e comunque l’idea di monetizzare il business di Instagram come voleva Facebook fin dall’inizio, sono state fatte una serie di azioni per dare migliori garanzie ai pubblicitari e migliorare il servizio in generale.

Una ricerca italiana ha però trovato che il 30% degli utenti Instagram attuali sono praticamente inattivi.

Instagram dichiara di possedere 300 milioni di utenti attivi, con più di 70 milioni di foto caricate ogni giorno. Ed è un traffico decisamente consistente che ha visto già da tempo aumentare lo spam e gli indirizzi fasulli.

Tempo fa Instagram aveva iniziato una prima campagna di eliminazione di profili che aveva visto molti account cancellati per spam.

Da quella prima ondata altre azioni sono seguite e nuove restrizioni sono state introdotte, non solo per diminuire lo spam, ma anche per ridurre il sovraccarico interno dei servers.

Che ha visto ad esempio il divieto di usare alcune hashtags da un lato con il rischio di essere bannati, e dall’altro con l’impossibilità di inserire gli hashtags per diversi motivi. Senza contare che sono cambiate anche le regole per postare foto di nudo, con una serie di restrizioni aggiuntive, ed anche qualche gaffe per l’eliminazione di foto che non andavano affatto cancellate.

ragazze telefono smartphone instagram

Mamma, non mi fa mettere l’hashtag. Neanche a me, mamma!

Instagram ha poi deciso di introdurre la pubblicità permettendo di cliccare sui link, di inserire dei caroselli, e così via.

Successivamente ha poi annunciato un aumento della pubblicità aperta anche a piattaforme minori, in modo da allargare parecchio la possibilità di guadagnare denaro da questo business.

Per dare però delle garanzie maggiori agli investitori, ed a chi paga la pubblicità, il social network ha iniziato tutta una serie di miglioramenti collaterali, che di fatto migliorano anche la stessa esperienza degli utenti, come ad esempio il rinnovato stile del sito web, la maggiore facilità di seguire i trend più popolari, e l’aumento della risoluzione delle fotografie a 1080px mantenendo quasi inalterata la velocità di caricamento delle foto.

Stop spam

Il problema però dello spam e dei vari bot è rimasto importante e consistente, ed anche se è vero che è possibile guadagnare molti soldi con le foto sponsor su Instagram, è anche vero che le aziende, essendo sempre più consapevoli che i numeri dei followers possono essere finti, verificano la qualità dell’engagement del profilo sul quale vorrebbero investire, poiché dei numeri ci si fida poco.

Un gruppo di ricercatori italiani specializzato in problemi di sicurezza, ha generato una dettagliata sperimentazione, pubblicata nel giugno 2015 (documento non più disponibile), prendendo in considerazione più di 10 milioni di utenti Instagram, ed un totale di 570 milioni di dati tra immagini postate, commenti e mi piace inseriti. I ricercatori hanno introdotto anche i classici spam-bot acquistandone 20.000 presi da 10 tipi diversi di venditori online che promettono followers in cambio di varie decine di dollari.

Il risultato finale della loro ricerca ha visto che un 30% degli utenti Instagram sembrano completamente inattivi, od hanno postato 1 sola immagine. Mentre un consistente 8% dell’esempio considerato si comporta con uno spam-bot, quindi completamente falso, o robot, o software. Forse Instagram dovrebbe fare queste analisi piuttosto che analizzare come usiamo le emoji?

Bambina piange instagram spam

Io voglio tanti followers, uffa!

Questo dato è senz’altro indicativo di una realtà che spesso non si vede dal di fuori; ma ci sarà un motivo per cui per la prima volta da quando Instagram è stata creata, la stessa abbia iniziato ad inviare email highlights per far aumentare il ritorno dei propri utenti?

Certo, il mondo Instagram è variegato e questo tipo di problemi importano di certo poco a chi riesce ad investire in arte usando il social network generando molti soldi da una singola vendita, oppure a chi riesce ad ottenere 2.6 milioni di mi piace con un Selfie diventando la foto più popolare del social fino ad ora.

Però è comunque sempre un forte problema di immagine, soprattutto se il social network vuole costruire la propria credibilità per vendere di più ai suoi pubblicitari ed investitori.

Per cui sarà sempre più facile vedere blocchi ed impedimenti e sparizioni di utenti dall’oggi al domani, per questo affannoso tentativo di mettere le cose apposto, con il rischio di colpire spesso anche chi di fatto non c’entra niente, e vedersi il proprio profilo bannato. Ironia della sorte, anche ad Instagram è toccata essere bannata dalla Corea del Nord, ma quest’ultima di certo non aveva problemi di spam!

Prima o poi questa bolla dei followers e dei mi piace scomparirà per tutti i social, è solo una questione di tempo, non trovi?