I droni sono molto belli ed anche pratici per registrare i nostri video e scattare fotografie, ma hanno un serio punto debole: la batteria.
Cyphy è riuscita a trovare un sistema che permette al suo drone PARC di stare in volo per giorni, la cui tecnologia potrebbe presto trasferirsi ad altri velivoli.
Cyphy è un’azienda di Boston che abbiamo visto il giorno del lancio del suo LVL 1, un drone con 6 eliche, tra i primi con 6 rotori, che permette un’eccellente stabilizzazione di ripresa, nonché possiede una griglia di protezione virtuale.
L’azienda ama bene occuparsi di problematiche che toccano tutti i proprietari di droni da vicino, ed ora con il PARC si ripete, affrontando un tema sensibile: la durata della batteria.
Come fa il PARC a volare per giorni?
Il drone PARC usa un sistema di tethering grazie ad un piccolo microfilamento equipaggiato nel dispositivo, con cui si è in grado di trasmettere dati ed energia.
Proprio così, l’energia può essere trasmessa permettendo al drone di rimanere in volo 100 ore ed oltre, certo, non può andare troppo lontano dalla base, ma lo stesso è anche equipaggiato di una batteria di backup in caso dovesse succedere qualcosa.
Il microfilamento permette una trasmissione dati ad alta velocità ed una continua fornitura di energia. Il microfilamento è direttamente collegato alla stazione di controllo a terra (GCS) garantendo che le comunicazioni non possano essere intercettate o compromesse, ottenendo la massima sicurezza.
Il PARC può volare a 500 piedi di altitudine ed è anche in grado di fotografare e registrare video di notte grazie alla tecnologia infrarossi aggiuntiva di cui è dotato il dispositivo.
Grazie a questa tecnologia, usata spesso dalle forze militari americane, come ad esempio questi due piccoli elicotteri quasi tascabili, che possono volare ad 1.5Km di distanza, la CyPhy ha ricevuto vari investimenti nelle ultime settimane.
Oltre 22 milioni di dollari sono arrivati nelle tasche dell’azienda, tra cui varie aziende come Motorola, o distributori come UPS.
Sappiamo che i distributori come UPS, Amazon, o Google, vogliono iniziare ad usare i droni per le spedizioni e varie altre operazioni commerciali che probabilmente inizieranno nel corso di un paio d’anni.
Le aziende in realtà sono già pronte ma le regolamentazioni ancora no, poiché il traffico aereo andrà regolamentato sempre di più.
Infatti già da tempo la NASA e la FAA degli Stati Uniti hanno iniziato a discutere su come regolare il traffico aereo, ed ora probabilmente si sta pensando ad una sorta di patentino, più registrazione del velivolo ad un organismo ufficiale di riconoscimento.
Nonostante questo la tecnologia avanza, e grazie al sistema tethering di connessione a distanza, la CyPhy è stata in grado di produrre un drone in grado di volare per giorni e che dovrebbe essere ufficializzato alla vendita nei prossimi mesi.
Un altro modello, più commerciale, è sempre in programma e con una tecnologia ancora più semplice da adottare.
Ma la CyPhy è già all’opera anche per creare una versione tascabile, sempre dalla lunga durata, ma che può essere più piccolo di dimensione ed essere inviato in situazioni più pericolose.
E’ inutile dirlo, combinando tecnologia come quella appena sviluppata dalla CyPhy, messa insieme alla capacità di essere seguiti in automatico del drone Lily Camera, ad una velocità di oltre i 70Km/h come l’Hexo+, ed usando il nuovo sistema di rilevamento degli ostacoli messo in atto da Andrew Barry, ci sarà da divertirsi nei prossimi anni.
Viaggeremo tutti con un piccolo drone di compagnia nel futuro?