Siamo soliti vedere sovente il processo inverso, ossia un programma o app che trasforma una foto in dipinto. Ma è possibile fare al contrario? E’ possibile trasformare un dipinto in fotografia?
Pare proprio di si. Ed all’università di Berkeley hanno trovato il sistema grazie all’intelligenza artificiale.
L’arte sicuramente non ha confini neanche quando si tratta del mondo digitale, o telefonico. Lo sappiamo bene!
Ci sono ad esempio molte app a disposizione. Alcune disponibili nelle migliori app per disegnare e dipingere su iPhone, od altre anche nelle migliori app per disegnare e dipingere su Android. Con queste applicazioni puoi creare dei dipinti, disegnare, o modificare delle foto in molti modi artistici.
Ultimamente l’intelligenza artificiale ha fatto il suo ingresso nel mondo della tecnologia, e degli algoritmi anche nei programmi fotografici, ed artistici.
La più famosa di queste permette di trasformare una foto in dipinto, ed il suo nome è Prisma.
Prisma fa una cosa diversa. Invece di applicare un filtro alla foto, il software la studia e la dipinge in modo indipendente. Il programma studia lo stile di un pittore e poi lo replica in modo intelligente nella foto che gli si fa trasformare.
Ovviamente, non poteva mancare il processo inverso, anche se è ancora in fase di ricerca, e non disponibile come una semplice app. Per il momento!
Trasformare un Dipinto in Foto
All’università di Berkeley hanno studiato un meccanismo che permette di modificare un dipinto. E trasformarlo in una semplice fotografia.
Praticamente qualsiasi dipinto famoso può diventare una foto, senza che il computer sappia in realtà il luogo dove quell’immagine è stata dipinta.
La tecnologia è molto interessante, anche se non priva di alcuni errori.
Però può creare qualcosa che prima era impensabile, e con una qualità notevole.
Ma l’algoritmo non si ferma qui, e va oltre, facendo diverse trasformazioni.
Tra le più bizzarre c’è il trasformarsi di zebre in cavalli o viceversa. Già, proprio così.
Oppure ancora quello di cambiare il tempo di una location. Ad esempio trasformare una foto scattata in inverno, in un paesaggio estivo, e viceversa. Od anche fare diventare una mela un’arancia e viceversa.
Ed ancora, lo stesso gruppo di ricerca ha fatto vari test per applicare la profondità di campo ad una qualsiasi immagine.
Insomma, queste tecnologie sono straordinarie, ma provocheranno nei prossimi anni, dei profondi cambiamenti nell’editing fotografico e video.
Trasformazioni che precedentemente richiedevano una quantità enorme di ore di lavoro, ora possono essere eseguite in pochi secondi. E potranno essere messe alla portata di tutti quanti, creando una serie di distorsioni e creazioni di cui oggi non ne abbiamo ancora la percezione.
Vedremo quando questa tecnologia sarà più matura per essere utilizzata dal pubblico. Ed uscirà certamente una nuova app per tutti!