I Droni Come Aiuto e Nuove Prospettive di Lavoro

L’Economist ha pubblicato un nuovo video documentario di 12 minuti su come i droni stanno diventando sempre di più una realtà in molte attività, aiutando gli uomini in molteplici situazioni.

Ma il video stesso mette l’accento sulla possibilità che nel futuro ci saranno centinaia di migliaia di lavori attorno a questo nuovo capitolo tecnologico che ci prestiamo a vivere.

Poche settimane fa vi avevamo anticipato la conferenza della NASA sulle regole del traffico dei droni. E se un’organismo così, insieme alla federazione dell’aviazione, ed a molti altri nomi importanti dell’industria, si riuniscono già per prevedere delle regole per il traffico di questi velivoli, è perché si prevede che il loro numeri aumenterà consistentemente nei prossimi anni.

Questo però apre nuove opportunità anche da un punto di vista lavorativo, non solo per chi realizza i droni, ma anche per chi in realtà li pilota.

Nella ricerca effettuata dall’Economist, vengono descritti e mostrati alcuni esempi di come i droni stanno aiutando gli uomini a migliorare le condizioni di vita.

Video droni economist Aquila

In Sud Africa, ad esempio, il governo impiega i droni per proteggere le specie animali in via di estinzione, e protette nei parchi nazionali, dai cacciatori di frodo che agiscono illegalmente decimandole per denaro.

Uno degli usi effettuato è durante la notte, quando i cacciatori illegali agiscono indisturbati, ed un elicottero sarebbe troppo complicato e dispendioso da poter utilizzare, nonché rumoroso, a meno di non pagare cifre da capogiro per tecnologie più avanzate.

Ma un piccolo drone con fotocamere ad infrarossi può fare la differenza, monitorando il luogo ed avvertendo i rangers a terra su movimenti sospetti.

In ogni luogo dove vengono impiegati i droni, le uccisioni di animali rallentano considerevolmente ed in alcuni casi cessano completamente. Segno che il metodo funziona.

Certo, il modello usato nel video è grande rispetto a quello che già oggi la tecnologia permette di utilizzare per questo tipo di operazioni, ma per ora è in mano ai militari, come il micro drone militare Black Hornet da 3 fotocamere. In pochi anni, saranno alla portata di tutti.

Negli Stati Uniti, in Texas, o New Orleans, viene mostrato come i droni possono essere utili in condizioni di disastri come l’uragano Katrina, od altre situazioni al limite. Vengono mostrate anche delle immagini del terremoto dell’Aquila.

I droni possono andare a vedere subito che cosa sta accadendo, e nel caso dell’uragano sono stati impiegati per trovare le persone bloccate dall’acqua che altrimenti non avrebbero potuto essere viste così velocemente. Gli stessi dati che oggi si possono ottenere in minuti, fino a qualche anno fa richiedevano giorni per essere ricevuti.

In California viene mostrato come un’azienda edilizia può monitorare il proprio ambiente e tutte le proprie costruzioni, in tempo reale, raccogliendo dati di qualità 50 volte superiori a quelli che potrebbe fare un satellite monitorando la stessa zona.

L’operatore che guida il drone mostrato in un video della ricerca inglese è un ex pilota militare, abituato a guidare aerei da 30 milioni di dollari e passato a far volare droni per le aziende che richiedono i suoi servizi.

Ed è qui che nascono altre potenzialità di lavoro, ossia per chi guida i droni e che magari ne è appassionato, che ne possiede uno e diventa un free lance, con aziende che stanno già nascendo per formare questo nuovo tipo di lavoratori. Nuove tecnologie creano altre possibilità, anche nel campo della fotografia, con l’aggiunta dei droni nei matrimoni, ad esempio, potendo catturare alcune scene che prima sarebbe stato molto difficile realizzare, possibilmente senza distruggere il drone facendolo, come nel caso del video qui sotto.

Oppure introducendo i droni nei reportage, od in altre situazioni. Ed ora che la tecnologia avanza e migliora, con droni come Lily Camera che ti segue in automatica dove vai, oppure il CyPhy a 6 eliche che ne migliora la stabilizzazione, diventa sempre più facile utilizzarne uno anche per i meno esperti, controllandolo semplicemente con uno smartphone.

Senza parlare che i droni non sono solo nell’area, ma ora stanno diventando sempre più presenti anche nei mari, grazie a modelli come il piccolo sottomarino Seawolf, che permette di inserire nel suo muso una action camera.

Ed ancora, non è poco tempo fa che James Cameron ha deciso di supportare il C-Prize della Nuova Zelanda che vedrà la realizzazione di droni sempre più efficaci per essere introdotti nel cinema. E lo stesso John Lasseter, CCO di Pixar, che dichiara come la GoPro e l’iPhone saranno le cineprese del futuro, aprendo così anche l’idea che persone con meno conoscenze e meno budget potranno in realtà creare nuove opportunità cinematografiche, nonché quindi realizzare guadagni precedentemente inaspettati e difficilmente alla loro portata.

Per cui, se ti piacciono i droni e stavi pensando di farne una professione o di aggiungerlo al tuo lavoro, probabilmente stai facendo delle valutazioni concrete ed anche realizzabili già adesso.