Finalmente, per tutti coloro che lo stavano aspettando, a partire da iOS 10 e sui dispositivi abilitati di ultima generazione, sarà possibile scattare ed editare le fotografie in formato RAW.
Gli sviluppatori e programmatori di applicazioni potranno abilitare questa funzione anche nei loro software con la soddisfazione di tanti utenti che volevano da tempo questa possibilità.
Al WWDC 2016, durante la presentazione delle novità software di Apple, appare una schermata con una solita moltitudine di cambiamenti e nuove introduzioni. In sordina, ed in un angolino, si può vedere la scritta RAW photo editing.
Indagando un po’ più approfonditamente, questa nuova funzione appare confermata dalle nuove indicazioni offerte agli sviluppatori sulle varie codifiche che si potranno effettuare a partire da iOS 10.
Su queste, all’interno del settore “Additional Framework changes“, ci sono due indicazioni importanti che confermano l’arrivo del formato RAW per gli utenti iPhone.
The new AVCapturePhotoOutput class provides a unified pipeline for all photography workflows, enabling more sophisticated control and monitoring of the entire capture process and including support for new features such as Live Photos and RAW format capture.
RAW image file support is now available on iOS devices that use the A8 or A9 CPU. Core Image can decode RAW images produced by several third-party cameras as well as images produced by the iSight camera of supported iOS devices (to learn more, see AVFoundation). To process RAW images, use filterWithImageData:options: or filterWithImageURL:options: to create a CIFilter object, adjust RAW processing options with the keys listed in RAW Image Options, and read the processed image from the filter’s outputImage property.
Con queste indicazioni, viene confermato agli sviluppatori che a partire da adesso, Apple permetterà l’elaborazione del formato RAW a tutte le app che ne abiliteranno la funzione.
La capacità di scattare ed editare in RAW sarà data a tutti i dispositivi che equipaggiano i processori A8 ed A9.
Il chip A8 è stato introdotto per la prima volta il 9 settembre 2014, ed è stato inserito nell’iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPod touch 6a generazione, iPad mini 4 ed Apple TV 4a generazione. Una variante dell’A8 è stata anche inserita nell’iPad Air 2, con denominazione A8X.
Quindi, per gli utenti iPhone, a partire dall’iPhone 6 sarà possibile scattare ed editare le fotografie in formato RAW con tutte le applicazioni che si equipaggeranno di questa funzione.
[Aggiornamento]. Sebbene da un lato venga menzionato che il formato RAW è supportato per dispositivi con chip A8, in un’altra più dettagliata tabella, consigliatami in questa discussione su Facebook, è indicato che il formato RAW sarà supportato solo a partire da iPhone 6S, 6S plus, SE e iPad Pro. Probabilmente ci vorrà qualche settimana per meglio comprendere dalla parte degli sviluppatori che cosa si potrà tirar fuori da ogni dispositivo.
La prima app che ha offerto su iPhone la possibilità di scattare in un formato, il meno compresso possibile, è stata la 645Pro per iPhone, di cui avevamo visto anche una dettagliata spiegazione di che cosa si intendesse per dRAW TiFF: il formato usato da questa applicazione.
Conoscendolo, è molto probabile che Mike Hardaker, sarà già al lavoro per introdurre queste nuove potenzialità, sia su 645Pro, che su altre app come PureShot, 6×6 e 6×7, tutte menzionate nelle 100 migliori app di fotografia iPhone.
Ed a seguire vari altri sviluppatori saranno al lavoro per migliorare su iPhone questa nuova funzionalità, compresi probabilmente anche i team di applicazioni di editing come Snapseed, la recente ed ottima Polarr che abbiamo visto in una delle ultime recensioni, Pixelmator, e molte altre.
Nella maggior parte dei casi si continuerà ad usare il JPEG come si fa oggi, e la stragrande maggioranza degli utenti non verrà toccata da questo cambiamento, ma per chi fa fotografia, avere la possibilità di scattare in RAW anche con un iPhone sarà una bella novità che lo farà diventare un dispositivo ancora più interessante da introdurre nei propri workflow.
Non ci resta che aspettare qualche mese per cominciare a vedere questa opzione essere introdotta nelle app più importanti.