Adobe Incassa 2 Miliardi nel Secondo Quadrimestre. E’ Record!

Quando Adobe ha introdotto il suo piano abbonamenti Creative Cloud, è stata pesantemente criticata. Ora, il secondo quadrimestre del 2017 mostra un fatturato di 1.7 miliardi di dollari. Adobe ha fatto la mossa giusta, oppure nel lungo periodo potrebbe pagare un prezzo diverso per le sue scelte?

L’azienda Adobe, produttrice di software quali Photoshop, Lightroom, Illustrator ed altri, è tra le più conosciute al mondo in fatto di editing fotografico, grafica e video.

E’ un’azienda che ha praticamente mantenuto un monopolio di settore per lungo periodo. E che ha deciso di forzare questo monopolio in una strategia diversa. Portando i suoi clienti a sottoscrivere un piano di abbonamenti mensili, per ricevere software ed aggiornamenti.

Adobe Record Incassi 2017

Nel secondo quadrimestre del 2017, gli incassi di Adobe sfiorano i 2 miliardi di dollari.

Una cifra che ha fatto balzare del 2% il valore dei titoli della società, nella sola giornata dell’annuncio.

incassi adobe 2010 al 2017

Il sistema di abbonamenti Creative Cloud ha portato circa 1.5 miliardi di dollari solo questo quadrimestre. Ben 400 milioni di dollari in più rispetto allo stesso quadrimestre del 2016.

Questo guadagno potrebbe però anche essere stato viziato dal rialzo dei prezzi degli abbonamenti nella Gran Bretagna.

Tutto a Gonfie Vele?

Se dovessimo guardare i dati così come vengono forniti, si potrebbe dire che Adobe stia andando alla grande. E che niente la potrà fermare da continuare la sua corsa al rialzo.

I software sono sovente aggiornati, e le nuove app per iPhone ed Android sembrano più utilizzate di quello che erano qualche anni fa: quasi inesistenti.

Eppure, una cospicua base di utilizzatori non sembra necessariamente contenta della situazione.

In ambito Mac, ad esempio, ultimamente si sono viste fioccare molte alternative. Tra le quali, Luminar, Pixelmater, Affinity Photo, ed altre. Le quali si preparano a portarsi anche in ambiente Windows proprio nel 2017.

affinity photo programma fotografia

Affinity Photo

Alcune di queste alternative sono veramente eccellenti nelle performance, e punteranno sempre di più a rafforzarsi proprio a favore di chi non vuole pagare un prezzo mensile e rimanere vincolato ad una società per poter editare le proprie foto.

Alcuni lamentano che i software Adobe non sono aggiornati per sfruttare a pieno il nuovo hardware disponibile nei computer.

Altri lamentano che il monopolio non farà altro che ridurre la capacità di innovazione dell’azienda stessa nel tempo.

Ovviamente, ci sono anche quelli che invece utilizzano costantemente Photoshop e Lightroom e sono comunque contenti dell’abbonamento, perché in un caso o nell’altro aggiornavano spesso il software, e quindi pagavano comunque per i nuovi aggiornamenti.

adobe suite creative cloud

Come sarà il Futuro?

La dinamica principale sembra quella di quando Windows era gratis, e poi è diventato a pagamento. Ma ormai aveva il monopolio del mercato, per cui è diventato il software dominante per quasi tutti.

Adobe si è creata questa situazione, dove molte persone hanno sempre usato, ad esempio, programmi come Photoshop e Lightroom, e quindi consigliano, o continuano ad insegnare agli altri gli stessi programmi.

D’altronde, imparare un nuovo software costa comunque del tempo, ed i programmi Adobe sono comunque quelli che vanno per la maggiore.

adobe profitti record secondo quadrimestre 2017

lavorare nelle Cloud con Adobe

In questo modo però si perpetua un meccanismo di routine che avanza per inerzia, facendo bene incassare Adobe, e dandogli una posizione di forza per qualsiasi piano abbonamenti decida di creare.

Le alternative però crescono, sia a livello computer, che a livello smartphone e tablet. E per la maggior parte dell’utenza, spesso e volentieri queste alternative sono più che sufficienti, ma semplicemente non lo sanno. Forse sarebbe bene indicargliele nei corsi di fotografia per amatori, prima di fargli spendere più soldi per un piano abbonamenti di cui magari non hanno bisogno.

luminar tipa award 2017

Luminar premiato migliore software foto 2017

Fintanto che Adobe riuscirà a mantenere lo scettro del monopolio, il suo sistema di abbonamenti continuerà a fare profitti. Ma se le alternative si apriranno una breccia consistente, la situazione potrebbe anche cambiare.

Sarà importante per Adobe non sedersi sugli allori, e continuare ad innovare i propri prodotti al meglio. Offrendo un pacchetto sempre più di qualità, e pensando sia a soluzioni per professionisti, che per amatori.

Altrimenti, il rischio è che quella parte di base che ora sta pagando, ma è scontenta, potrebbe rivoltarsi contro da un momento all’altro. Che è ciò che sperano tutte le alternative che stanno aggiornando costantemente i loro nuovi software.

In ogni caso, il piano di Adobe Creative Cloud può essere meglio visto qui nel sito ufficiale. Al momento parte dalle 20€ al mese circa per estendersi fino a 60€ al mese circa con tutte le applicazioni comprese.