Sappiamo tutti quanto la batteria sia veramente uno stress per chi usa spesso uno smartphone, ed ancora di più se lo si usa per fotografare e girare video.
Per questo infatti, abbiamo ad esempio visto i migliori caricabatteria per iPhone che servono per avere una riserva in più sempre a portata di mano.
Oppure si cercano strategie per aumentare la durata del telefono spegnendo ad esempio il 3G, il Wi-Fi, diminuendo la luminosità dello schermo, ed il tutto per permetterci di scattare fotografie più a lungo, girare più video, e così via.
Ma la compagnia StoreDot, una start-up di Israele, potrebbe aver trovato una soluzione che magari diventerà il nostro prossimo standard.
L’azienda StoreDot ha creato un prototipo in grado di caricare una batteria in meno di 30 secondi.
La batteria usa una tecnologia di nano cristalli che tra l’altro arriva da delle ricerche contro l’Alzheimer sperimentate nell’università di Tel Aviv per almeno un decennio.
In un video mandato in onda dalla BBC viene mostrata una batteria collegata ad un Samsung S4 e si carica in una ventina di secondi in tempo reale, anche se la carica di utilizzo dovrebbe durare all’incirca 3 ore.
Ma questo è solo un primo prototipo, disegnato proprio per sopperire al problema della batteria degli smartphone, e secondo la compagnia, la dimensione della batteria, che ora è un po’ più grande e va collegata esternamente, potrà essere prodotta in dimensioni inferiori, tali da poter entrare all’interno di un telefono, nel giro di 1 anno.
Questo vuol dire che, sempre secondo la StoreDot, le nuove batterie potrebbero essere commercializzabili, sia all’interno di smartphone, che tablet, nel giro di pochi anni. E magari diventare operative forse nel 2018, 2019, dipendendo poi da tanti vari fattori, compresi quelli dei brevetti e del cambio di produzione a livello mondiale.
Beh, speriamo che questo diventi realtà il prima possibile perché poter ricaricare il proprio telefono in soli 30 secondi, con una durata anche giornaliera come siamo soliti avere, od anche molto meno a seconda dell’utilizzo, potrebbe essere veramente un fattore ancora più determinante nell’espansione di questi dispositivi che ormai sono la quotidianità per centinaia di milioni di utenti.